L'analisi dei leucociti effettuata dagli analizzatori automatici possiede caratteristiche intrinsecamente differenti rispetto all'analisi di eritrociti e reticolociti.
Mentre la osservazione di molte delle caratteristiche eritrocitarie viene effettuata a livello strumentale con pi? accuratezza rispetto alla osservazione microscopica (anisocitosi, microcitosi, macrocitosi& ), l'analisi dei leucociti pur possedendo ottime prestazioni a livello di conteggio di popolazioni, resta ancora subordinata alla osservazione microscopica nell'ambito della corretta identificazione cellulare, massimamente per quanto concerne le cellule patologiche.
Il Sysmex XE 2100 ricava dai differenti sistemi di osservazione dei leucociti in suo possesso, una serie di indicazioni che suggeriscono la presenza di diverse popolazioni patologiche:
- Abnormal lymphocytes/l-blasts, caratterizzata dalla comparsa nel canale diff. di una popolazione a cavallo tra zona dei linfociti e zona dei monociti (fig.14)
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POPOLAZIONE FRA LINFOCITI E MONOCITI?
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ABN LY/ L-BLASTS
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Fig. 14 |
- Atypical lymphocytes, caratterizzata da una popolazione che si pone al di sopra della zona dei linfociti (fig.15)
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POPOLAZIONE AL DI SOPRA DEI LINFOCITI-MONOCITI
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ABN LY/ L-BLASTS ATYPICAL LYMPHOCITES
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Fig. 15 |
- Atypical lymphocytes +Abn ly/l-blasts, caratterizzata da una o pi? popolazioni che occupano le zone linfociti monociti e quella sovrastante i linfociti (fig.16)
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ATYPICAL LYMPHOCITES
+
ABN LY / L-BLASTS
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Fig. 16 |
- Blasts ± Immature granulocytes, indicante la possibile presenza di blasti e/o elementi immaturi della serie mieloide (canale IMI) (fig.17)
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BLASTS
+
IMMATURE GRANULOCYTES
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Fig.17 |
La probabilità di presenza di un popolazione anomala o la probabilità di presenza di altre anomalie o patologie è espressa in termini percentuali in una utile pagina denominata Q-flags (fig.18).
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Fig. 18 |
Nella nostra esperienza abbiamo valutato all'XE 2100 2011 campioni, 234 dei quali hanno palesato un allarme di tipo morfologico dei leucociti.
L'osservazione è stata condotta non con un criterio statistico - numerico, ma con l'intento di verificare quale tipo di popolazione cellulare anomala tendesse ad associarsi ad ogni tipo di segnale, questo perchè è impossibile collegare con certezza l'osservazione microscopica di un certo fenomeno a quanto rilevato come anomalo dall'analizzatore.
Come illustrato in fig.19, al segnale di atypical lymphocytes (5,5% dei campioni), corrisponde frequentemente la presenza di linfociti di tipo reattivo; al segnale di Abn.Ly- L/blasts (5,9% dei campioni) corrisponde frequentemente la presenza di linfociti con anomalie morfologiche nucleari; al segnale Blasts ± Imm. Gran.
Corrisponde frequentemente il riscontro di mielociti ed in secondo ordine di promielociti e metamielociti.
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VALUTAZIONE DEI SEGNALI DI ANOMALIE LEUCOCITARIE
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N = 2011 pos. 234
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ATYPICAL LYMPHOCYTES
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110 (5,5%)
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LINFOCITI DI TIPO REATTIVO
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ABNORMAL LYM-L.BLASTS
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118 (5,9%)
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LINFOCITI CON ANOMALIE NUCLEARI
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BLASTS ? IMM. GRAN.
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30 (1,5%)
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MIELOCITI (PROMIELO- META-)
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PRESENZA REALE DI BLASTI
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7 (0,3%)
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Fig. 19 |
La presenza di blasti, sempre evidenziata da segnali di anomalia, è stata osservata in 7 campioni (0,3% del totale).
La evidenziazione di blasti con i moderni analizzatori ematologici richiede alcune considerazioni:
- le differenti tecnologie disponibili possiedono una capacità di identificazione della presenza di cellule immature grossolanamente sovrapponibile, con vantaggi occasionali di una tecnologia rispetto ad un'altra in relazione a determinati tipi cellulari.
- L'osservazione microscopica è obbligatoria quando si referti una popolazione di cellule immature
- L'allarme blasti appare pleonastico nelle leucemie franche caratterizzate da leucocitosi importante, anemia e piastrinopenia
- Esso appare irrilevante nelle leucopenie, campo in cui l'informazione clinica (chemioterapia?, epatopatia cronica, patologia ematologica già nota o de novo?), può essere addirittura più rilevante della osservazione microscopica e sicuramente per essa orientativa
Le caratteristiche dell'allarme blasti sono comunque ancor oggi poco soddisfacenti per tutti i tipi di analizzatore ematologico e spesso questo si traduce in una alta percentuale di falsi positivi da cui derivano:
spreco di risorse in termini di tempo e di impegno professionale;
perdita di efficacia del messaggio per scarsa fiducia da parte dell'operatore; implicazioni burocratico legali (la eliminazione dal referto del segnale di allarme contiene implicitamente la certificazione dell'assenza di blasti in quel determinato campione).
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