L'innovativa tecnologia A.C.A.S. (Adaptive Cluster Analysis System) viene utilizzata dai sistemi Sysmex per l'identificazione e la classificazione dei segnali: questo permette un'efficace discriminazione cellulare anche su campioni patologici.
Fasi del metodo:
FASE 1
Per ciascuna popolazione, nel software analitico del sistema, sono memorizzate delle aree di distribuzione iniziali archetipiche, che comprendono tutte le caratteristiche della popolazione. Queste aree sono state determinate in fase di progettazione strumentale mediante l'analisi di un numero statisticamente significativo di campioni normali. Per ogni distribuzione esiste un Centroide, ossia un’approssimazione delle caratteristiche medie della singola popolazione.
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FASE 2
Il Sistema rileva il primo segnale cellulare. In base alle caratteristiche del segnale, vengono calcolate le distanze di Mahalanobis, vale a dire la probabilità statistica che il segnale rilevato (cioè la cellula) appartenga ad una determinata popolazione tra quelle archetipiche. Dopo la classificazione del primo segnale la posizione del Centroide viene modificata, collocata in direzione della cellula appena identificata, determinando così un nuovo Centroide, definito Centroide secondario.
FASE 3
Il sistema rileva il secondo segnale cellulare, calcola la relativa distanza di Mahalanobis, quindi lo identifica e determina il terzo centroide.
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FASE 4
Questo processo di rilevazione e definizione delle aree di distribuzione prosegue per 500 cellule, determinando dopo ogni segnale i nuovi centroidi di ciascuna popolazione. A questo punto i centroidi posizionati vengono utilizzati come riferimento fisso per l’analisi di altre 500 cellule del campione.
In questo modo vengono definite le aree di distribuzione delle diverse popolazioni leucocitarie esaminate.
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FASE 5
II cluster vengono definiti in base alla probabilità statistica di distribuzione (distanza media di Mahalanobis) di tutti gli eventi cellulari appartenenti allo stesso centroide (valore-p). I nuovi centroidi vengono successivamente memorizzati ed utilizzati come riferimento per la seconda analisi delle stesse 1000 cellule.
FASE 6
La ripetizione dell'analisi porta ad un riposizionamento dei centroidi: la nuova posizione (data dalla ri-analisi delle 500 cellule) è confrontata con quella ottenuta in precedenza (sulle medesime 500 cellule).
Se c'è concordanza il sistema passa all'analisi vera e propria del campione. Quando invece non c' è concordanza vengono rianalizzati gli stessi segnali per un massimo di 5 volte fino al raggiungimento della stabilità dei centroidi che corrisponde alla stabilità della media dei valori-p.
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FASE 7
Determinazione definitiva dell’area di Linfociti, Granulociti, Monoliti, Eosinofili presenti nel campione analizzato.
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RIASSUMENDO
1. Analisi di 500 cellule con centroide mobile
2. Analisi di altre 500 cellule per determinare le aree di distribuzione statistica dei cluster
3. Ripetizione delle stesse 1000 cellule per verificare la stabilità dei cluster fino a un massimo di 5 volte
4. Determinazione finale dell'area dei cluster
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